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Musei d'Impresa

Aggiornamento: 13 apr 2020

I Musei Impresa mettono in scena la storia, l’identità, i valori e l’attualità aziendale. Nel corso di circa quarant’anni di sviluppo del concetto e della funzione dei musei d’impresa, sono diventati luoghi-evento mediaticamente molto efficaci; strumenti funzionali alla comunicazione corporate, di marketing e comunicazione interna. Sono diventati destinazione di nuovi turismi esperienziali.


Queste sono le tendenze di quelli che rappresentano una vera e propria ”avanguardia” di una categoria di luoghi di cultura industriale. Questi ultimi un tempo spesso relegati al ruolo di archivi d’impresa, dedicati prevalentemente al rapporto con il territorio contiguo, visitabili solo su appuntamento, luogo di formazione e informazione per i dipendenti.


La trasformazione dei musei Impresa


La trasformazione repentina della comunicazione va oggi nella direzione dello storytelling e del brand content marketing. Opinion leader, business partner e consumatori amano conoscere e comprano anche il pezzo di storia che sta dietro l’azienda. In questo contesto il valore del Museo d’impresa acquisisce un nuovo significato. Il Museo diventa luogo di rappresentazione della memoria e al tempo stesso di produzione di nuovi contenuti, vetrina del Brand Heritage.


In prospettiva ogni Azienda italiana di tradizione si deve attrezzare per raccontare al meglio la propria culturaimpresa: il Museo d’Impresa è una soluzione che può apparire complessa. Posta al centro di un progetto strategico con una adeguata dotazione di risorse economiche e professionali può risultare molto efficace.


Esistono ovviamente alternative, ma non altrettanto integrate e complesse:


- l’organizzazione e la digitalizzazione dei propri archivi;

- la creazione di pubblicazioni multimediali;

- l’allestimento di mostre temporanee;

- la valorizzazione dei luoghi rappresentativi delle Headquarters e delle filiali.


Spesso l’occasione di queste attività è la celebrazione di anniversari o un momento di cambiamento e rebranding. Sarebbe bene, però, che l’Impresa mettesse continuativamente al centro delle proprie attenzioni anche la valorizzazione della propria storia.



Olivetti: capostipite dei Musei Impresa

Non possiamo non ricordare il capostipite inventore del concetto che sta dietro i Musei d’Impresa cioè Adriano Olivetti. Quest'ultimo nella propria visione di Comunità pensava che arte e cultura non potessero che migliorare la vita e la performance dei dipendenti.


Con i Musei d’Impresa di nuova generazione, il Codice-Cultura diventa però anche parte della comunicazione integrata aziendale. La conoscenza della propria storia di impresa assume un ruolo pregnante soprattutto per il rafforzamento della propria identità.



Il Museo d'impresa come strumento di comunicazione


I musei d’impresa assumono, dunque, rilevanza strategica nello svolgimento della gestione imprenditoriale in quanto portatori di un plusvalore d’immagine; strumenti nuovi e particolarmente efficaci di comunicazione a disposizione in aggiunta a quelli tradizionalmente inclusi nel communication-mix.


Il museo è il medium che trasmette la formazione nella mente dei dipendenti e del pubblico di una percezione dell’impresa talmente positiva da fidelizzarlo nel lungo periodo.


La comunicazione in ambiente museale, per altro, è di particolare efficacia soprattutto in conseguenza di due aspetti:


- nel museo i processi di codifica e decodifica dei messaggi avvengono in condizioni di minimo rumore.


- inoltre, il visitatore, in quanto utente consapevole, si dispone in uno stato d’animo particolarmente favorevole alla ricezione. Il fruitore attenua le sue barriere critiche in favore di un coinvolgimento emozionale che stimola l’interesse e l’attenzione per i materiali esposti e per i messaggi a essi collegati. Così facendo si favorisce il processo di ricezione e la formazione di un ricordo durevole.


Tutto ciò evidenzia le peculiarità della comunicazione veicolata dal museo. Il cui contenuto si esprime, infatti, per testi e metatesti, usa codici plurisensoriali - visivi, sonori, tattili– e si articola per metalivelli. Di questi ultimi il primo concerne il museo in sé (ossia lo stock di cui dispone) e le sue attività. Il secondo attiene all’identità e ai meriti dell’azienda cui si riferisce.


Per effetto di queste prerogative il pubblico è posto in grado di identificare l’impresa nel suo contesto economico e sociale.


Dal 2001 si occupa di tutto ciò Museimpresa, Associazione nata per volere di Confindustria e Assolombarda. L'associazione ha il compito di classificare e coadiuvare tutti i Musei d’Impresa italiani. L’obiettivo è di inserirli in una rete di eccellenza della produzione italiana, promuovendo i valori e le peculiarità del Made in Italy come leva per lo sviluppo economico del Paese. Museimpresa favorisce inoltre la diffusione della cultura d’archivio e di esposizione museale degli archivi delle imprese.


ELV - Culture of Innovation ha sviluppato una specifica esperienza nel campo dei Musei d’Impresa dal 2009. Abbiamo lavorato nel ruolo di curatore e responsabile del Museo e Archivio Storico Zambon. Sempre per Zambon abbiamo ricoperto il ruolo di Direttore artistico, coordinatore e membro del Comitato scientifico di Oxy.gen: il Respiro della Scienza. Negli stessi anni ELV ha potuto partecipare a progetti di mostre temporanee come Breathe in the Box e la mostra milanese “Che storie! oggetti, miti e memorie dai musei e dagli archivi d’impresa” presso Palazzo della Ragione di Milano.


In seguito ELV è stato chiamata dal Museo CUBO del Gruppo Unipol al fine di valorizzare l’identità e ottimizzare la gestione del Museo.


Nel 2017 inizia una collaborazione duratura col MIBACT per il progetto“I Luoghi del Contemporaneo in cui vengono valorizzati anche i Musei d’Impresa in tutto il territorio italiano.





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